DOP

Cesare [©%@are o ©$@are] pers. m. — usato anche come nome comune («imperatore»), con C- maiusc. o con c- minusc. secondo che sia più stretta o meno l’allus. a personaggi precisi: i ritratti de’ dodici Cesari [i ritr#tti de d1di©i ©%@ari] (Manzoni); dal cesare di Bisanzio [dal ©%@are di bi@#nZLo] (Carducci); sempre con C- maiusc. dove identifichi «l’Impero» o «l’Imperatore»: Quando porge la man Cesare a Piero [kU#ndo p0rJe la m#n ©%@are a ppL$ro] (Carducci); Quando in cospetto a l’aquila gli animi ed i vessilli D’Italia s’inchinarono e Cesare passò [kU#ndo ij koSp$tto a ll #kUila l’l’ #nimi ed i veSS&lli d it#lLa S ijkin#rono e ©©%@are paSS0] (id.); con c- minusc. nel sign. di «successore designato nell’impero» (sec. II-IV d. C.): promosso di cesare in augusto — sim. i cogn. C., De C. — femm. Cesarina [©e@ar&na] (meno com. Cesara [©%@ara o ©$@ara]) — pn. fior. ©%- fin dalle prime attestaz. nel ’500, divenuta generale in Tosc. tra l’800 e il ’900 prevalendo dopo lunghe incertezze sul ©$- delle altre province (rimasto ancor oggi unicam. in Garfagnana); più regolare però la pn. ©$- (continuaz. di Cae- del lat. Caesar), conservata nelle altre regioni del Centro e in partic. a Roma — cfr. Cesari; Cesarino; Di Cesare; Riocesare