DOP

allegare v. («addurre»); allego [all%go], ‑ghi — es.: coloro che a ogni parola allegano e’ Romani [kol1ro ke a 1n’n’i par0la all%gano e rom#ni] (Guicciardini); si allega una prova, una scusa, una sentenza di cassazione, l’autorità di uno scrittore — quasi solo teorica una pn. con -e- aperta (là dove porti l’accento), che sarebbe regolare in un verbo di formaz. dòtta come questo (dal lat. allego [all$go]), confuso peraltro con l’altro allegare «unire» (lat. alligo [#lligo]) in tutti i vecchi dizionari e di fatto confondibile in certi contesti dove i due diversi significati paiono sovrapporsi (es. a. un documento, «farne valere il contenuto in una discussione», e insieme «accluderne il testo, i fogli, in un incartamento») — cfr. legare