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autobus [#utobuS; pop. autob2S; antiq. aut0buS] s. m. — dim. autobussino [autobuSS&no] — autobus, voce formata all’inizio del ’900, prima in francese, sùbito dopo in italiano, mediante un’arbitraria sostituz. di auto- a omni- nella voce madre omnibus (propr. «per tutti» in latino, accolta nell’800 in italiano e in altre lingue col senso di «carrozza per tutti»): quindi la possibilità d’un’accentaz. sulla terz’ultima sillaba, #u-, che riproduce l’accentaz. della voce latina; oppure, d’un’accentaz. sulla penultima, -t0-, che conserva, in un diverso contesto, la vocale tonica della stessa voce latina; o ancóra, d’un’accentaz. sull’ultima, -b2S, che ripete quella del fr. autobus [otobü^S], dove peraltro è senza scelta, e va di pari passo con quella dello sp. autobús [autoB2S] — domin. oggi la pn. #utobuS (e la sola possibile in usi fig. come perdere l’a. «non fare in tempo»); andata in disuso dalla metà del ’900 la pn. aut0buS; sopravvivente a livello pop. la pn. autob2S, accompagnata da forme vernacolari del tipo autob2SSe — delle parole note più tardi sullo stesso modello, possibile sempre l’accentaz. sulla prima vocale, praticam. senza varianti per b&blLobuS e $libuS, con varianti meno com. per #erobuS (raro a$robuS) e f&lobuS (pop. filob2S), o anche con varianti altrettanto o più com. nei casi di minib2S (meno com. m&nibuS) e Skuqlab2S (meno com. SkU0labuS): casi in cui si sente meno l’analogia con #utobuS ed è invece più facile sentire l’attraz. di bus entrato in uso come vocabolo indipendente

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo