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Filomela [filom$la] pers. f. mit. — solo in questa forma il nome della figlia di Pandione, trasformata dagli dèi in usignolo (come in rondine sua sorella Procne) — anche e più spesso nella forma Filomena [filom$na], per dissimilaz., la personificaz. dell’usignolo (quasi sempre con F- maiusc.) ricorrente nella tradiz. poet.: Sempre sovresso Filomela canta [S$mpre Sovr%SSo filom$la k#nta] (Poliziano); Qual Progne si lamenta o Filomena [kUal pr0n’n’e Si lam%nta o ffilom$na] (Ariosto) — cfr. Filomena