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Melchisedec [melki@ed$k o melkiSed$k; alla lat. melk&@edek o melk&Sedek] (meno com. Melchisedecche [melki@ed$kke o melkiSed$kke] e Melchisedecco [melki@ed$kko o melkiSed$kko]) pers. m. bibl. — nome d’un misterioso re e sacerdote rammentato nella «Genesi», e interpretato poi nel Nuovo Testamento e nel cànone della messa come simbolo di Cristo e del sacrificio eucaristico — normale e di fatto frequente, in una voce dòtta come questa, la pn. sonora dell’-s-; assai freq. però anche l’-s- sorda, sia in Toscana sia e forse più in Alt’Italia, e in partic. nell’uso del clero — difficile da spiegare la pn. sorda, se non sia per un’isolata sopravvivenza nel latino liturgico dell’It. settentr. dell’originaria (e ancor oggi romana) pn. sempre sorda dell’-s- latina tra vocali, in un nome che il suo carattere eminentem. sacro avrebbe protetto dall’innovaz. linguistica della sonorizzaz. della sibilante (che pure colpì tutte, o quasi, le parole non composte, per estendersi, più tardi e in misura più limitata, alla Tosc.): caso simile, quello di (Kyrie, Christe) eleison [el$iSon] — -s- sorda anche nel fr. Melchisédech [melkiSed$k] (con accentaz. obbligata); invece -z- (cioè -@-) nell’ingl. Melchizedek [meNk&@ëdek]

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo