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rinnovare v.; rinnovo [rinn0vo] (raro rinnuovo [rinnU0vo]) — mai ‑nUo- fuor d’accento, e raro anche -nU0 in sillaba tonica, pur con qualche es. antico: Vien primavera e ’l mondo si rinnuova [vL$m primav$ra e l m1ndo Si rinnU0va] (Poliziano) — ant. rinovare: rinovo [rin0vo] (raro rinuovo [rinU0vo]): Che nel pensier rinova la paura [k% nnel penSL$r rin0va la pa2ra] (Dante); L’aura amorosa che rinova il tempo [l #ura amor1Sa ke rrin0va il t$mpo] (Petrarca) — rino- dal lat. renovare per tradiz. semidotta; rinno- rimodellato, già dal ’300, su innovare — cfr. rinnovellare

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo