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tale [t#le] agg. e pron. — tronc. (sempre senz’apostrofo, anche davanti a voc.): tal è (meno bene tal’è) o tale è; tale fu (lett. tal fu); in tal caso, in tal modo; a tal uopo; a tal punto, a tal segno; di tal fatta; un tal quale benessere, una tal quale preferenza (cfr. tal quale); la tal (o tale) ora del tal (o tale) giorno; tal quale (o tale e quale) suo padre (cfr. tal quale); il tal dei tali, la tal dei tali (anche con due T- maiusc., significando in origine nome + cognome); quel tal (o quel tale), «quel certo» davanti a un nome: Di quel tal Sandro, autor d’un romanzetto [di kU%l tal S#ndro, aut1r d un romanz%tto] (Giusti); tal sia di lui! (lett., «peggio per lui!»): se hanno un po’ di cuore per la loro chiesa, ci penseranno; se poi non hanno cuore, tal sia di loro [Se #nno um p0 di kU0re per la l1ro kL$@a, ©i penSer#nno; Se pp0i non #nno kU0re, t#l Sia di l1ro] (Manzoni); in proverbi: tal guaina, tal coltello [t#l gUa&na, t#l kolt$llo]; tal ti ride in bocca, che dietro te l’accocca [t#l ti r&de im b1kka, ke ddL$tro te l akk0kka]; ecc. — tronc. divenuto oggi raro (salvo in locuz. come quelle ora menzionate): di qui l’incertezza di qualcuno tra le grafie tal è e tal’è (com. solo tale è), analogam. a quanto accade per qual è e qual’è, ma nel caso di tale ancor meno giustificata, stanti le sue rare occasioni nella pratica — pl. m. e f. tali (ant. o poet., davanti a cons., tai [t#i] o ta’ [ta]; un es. dantesco: Poscia che tai tre donne benedette Curan di te ne la corte del cielo [p0šša ke tt#i tre dd0nne bened%tte k2ran di t% nne lla k1rte del ©$lo]; e un es. petrarchesco: le membra Di ta’ che non saranno senza fama [le m$mbra di t# ke nnon Sar#nno S$nZa f#ma]) — cfr. animale; talaltro; talché; talfiata; taluno; talvolta

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo