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vangelo [vanJ$lo] (lett. evangelo [evanJ$lo]; antiq. evangelio [evanJ$lLo]) s. m. — con iniz. maiusc., di regola, come tit.: il santo Vangelo; un passo del Vangelo; la lettura, la spiegazione del Vangelo; il Vangelo secondo Matteo (o di Matteo); giurare sui Vangeli o sugli Evangeli; pure con iniz. maiusc., di regola, nel senso della «buona novella» (anche etimologico), del messaggio cristiano: La ricca povertà dell’Evangelo [la r&kka povert# ddell evanJ$lo] (Giusti) — solo vangelo, e sempre con v‑ minusc., nel sign. fig. fam. di «verità fuor di discussione»: questo è v.!; quasi fosse vangelo… — in autori antichi, qualche es. di vangelio [vanJ$lLo]: Quanto per lo Vangelio v’è aperto [kU#nto per lo vanJ$lLo v $ aperto] (Dante); la parola che Cristo disse nel Vangelio [la par0la ke kkr&Sto d&SSe nel vanJ$lLo] (G. Villani) — pl. vangeli (lett. evangeli); in antico, anche le vangele, le vangelie, le evangele, le evangelie, solo nella locuz. giurare alle sante Vangele (cfr. guagnele)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo