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torvo [t1rvo o t0rvo] agg. — parola entrata in it. fin dal ’300 come riproduz. dòtta del lat. torvus, quindi con un -o- aperto (che tale sarebbe anche se la parola non fosse dòtta, rispondendo a un -o- lat. breve per natura); e attestata sempre con -o- aperto fin quasi alla metà dell’800: pn. conservata ancor oggi in diverse regioni settentr. e meridionali — preval. -o- chiuso nella Tosc. (di più in quella di ponente) e nell’It. centr., prob. per attraz. di torbo, a cui torvo si avvicina non soltanto per il suono ma anche per quel tanto che sembra avere d’oscuro e d’odioso nel suo sign. generale — cfr. torpido