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amore [am1re] s. m. — tronc. in locuz. come: amor proprio [amor pr0prLo], amor di patria [am1r di p#trLa] (e amor patrio [amor p#trLo]); amor (o amore) materno, amor (o amore) platonico, cortese; l’amor sacro e l’amor profano [l amor S#kro e ll am1r prof#no]; per amor mio [per amor m&o], suo; amor mio! [amor m&o!] (o amore mio! [am1re m&o!]); per amor di verità, di semplicità, di pace; per amor (o per l’amor) di Dio, del cielo; amor nascosto, amor perfetto, altri nomi dell’aquilegia; così pure: Pene d’amor perdute, trad. it. del tit. d’una commedia di W. Shakespeare; L’amor pacifico, poesia di G. Giusti; chi ha fortuna in amor non giochi a carte, proverbio (anche: fortunato in amor non…) — altri es. di tronc. fuori delle locuz. più o meno fisse: Amor, ch’a nullo amato amar perdona [am1r, k a nn2llo am#to am#r perd1na] (Dante); per amor d’un pezzo di carta attaccato sulle cantonate [per am1r d um p$ZZo di k#rta attakk#to Sulle kanton#te] (Manzoni) — con A‑ maiusc. come nome del dio — sim. i cogn. Amore, -ri, Dell’Amore — cfr. D’Amore

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo