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ragno [r#n’n’o] s. m. — nell’uso ant., anche ragna [r#n’n’a] s. f., col sign. proprio, senza divario; e rari es. di aragna [ar#n’n’a] e aragne [ar#n’n’e] s. f., di aragno [ar#n’n’o] s. m. — sempre nel solo sign. proprio, ant. o fam. tosc. ragnolo [r#n’n’olo]: spesse volte il morso d’un piccolo ragnolo ha morto uno fortissimo uomo [Sp%SSe v0lte il m0rSo d um p&kkolo r#n’n’olo a mm0rto uno fort&SSimo U0mo] (Sacchetti); e con acc. scr.: il ribrezzo che mi faceano i ràgnoli [il ribr%zzo ke mmi fa©%ano i r#n’n’oli] (D’Annunzio) — solo ragno come nome spec. tosc. del pesce altrimenti detto «spigola» o «branzino» — con valore di attributo, ragno inv.: uomini ragno; donne ragno (in spettacoli di contorsionismo) — sim. i cogn. Aragni, -gno, Ragna, Ragni, Ragno

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo