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Giosuè Carducci: Tradizione romana all’alba del Mille

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Tradizione romana all’alba del Mille

tradiZZL1ne rom#na all #lba del m&lle

 

I nostri maggiori del secolo decimoprimo, quando

i n0Stri maJJ1ri del S$kolo dimopr&mo, kU#ndo

 

l’Europa accennava a pena d’uscire da una età di

l eur0pa a©©enn#va a pp%na d ušš&re da una et# ddi

 

ferro, furono degni di ritrovare nella conciliazione

f$rro, f2rono d%n’n’i di ritrov#re nella kon©ilLaZZL1ne

 

del sangue antico e del nuovo la vigoria italica ed

del S#jgUe ant&ko e ddel nU0vo la vigor&a it#lika ed

 

il senso romano. La romanità per vero non era venuta

il S$nSo rom#no. la romanit# pper v%ro non $ra ven2ta

 

mai meno: ultimo splendore dell’occaso italico, il

m#i m%no: 2ltimo Splend1re dell okk#@o it#liko, il

 

diritto sembra ritardare, resistendo in faccia ai goti,

dir&tto S%mbra ritard#re, reSiSt$ndo in f#©©a ai g0ti,

 

l’oscurità barbarica, sembra interromperla balenando

l oSkurit# bbarb#rika, S%mbra interr1mperla balen#ndo

 

nella legislazione de’ longobardi. In Roma avea durato

nella leJi@laZZL1ne de lojgob#rdi. in r1ma av%a dur#to

 

la scuola imperiale di arti e di giurisprudenza: nell’

la SkU0la imperL#le di #rti e ddi JuriSprud$nZa: nell

 

Italia greca la scuola ravennate serbava i libri di

it#lLa gr$ka la SkU0la ravenn#te Serb#va i l&bri di

 

Giustiniano e raccettava la coltura giuridica d’oriente:

JuStinL#no e ra©©ett#va la kolt2ra Jur&dika d orL$nte:

 

nell’Italia longobarda la scuola regia di Pavia dal

nell it#lLa lojgob#rda la SkU0la r$Ja di pav&a dal

 

gius romano moveva a ordinare il germanico. E quando

J2@ rom#no mov%va a ordin#re il Jerm#niko. e kkU#ndo

 

la romanità, come dittatura civile su le nazioni

la romanit#, k1me ddittat2ra ©iv&le Su lle naZZL1ni

 

cristiane, fu consecrata dalla Chiesa con la ristorazione

kriStL#ne, f2 kkonSekr#ta dalla kL$@a kon la riStoraZZL1ne

 

dell’impero nella gente conquistatrice, la legge romana

dell imp$ro nella J$nte kojkUiStatre, la l%JJe rom#na

 

parve risorgere nella venerazione dei popoli come a tutti

p#rve riS1rJere nella veneraZZL1ne dei p0poli k1me a tt2tti

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo