Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi
Questo «Dizionario d’ortografia e di pronunzia» omette volutamente di registrare molte migliaia di vocaboli italiani, la cui ortografia non presenta problemi e la cui pronunzia si può agevolmente ricavare dall’applicazione di regole costanti.
Per alcune classi di parole, si tratta di regole assolute dell’ortografia italiana. Sono omesse pertanto, se non vi siano altri motivi di registrarle, le voci che portano un segno d’accento sulla vocale finale (es. parità [parit#+], gioventù [Jovent2+]), sottintendendosi, oltre all’accento, la capacità di far raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente (es. parità di condizioni [parit# ddi kondiZZL1ni], gioventù coraggiosa [Jovent2 kkoraJJ1Sa]). Sono pure omesse le voci che contengono due vocali e non hanno segni d’accento, sottintendendosi l’accento tonico sulla prima (es. cassa [k#SSa], Lia [l&a]); e anche i verbi in -are col presente indicativo nelle stesse condizioni (es. ballare [ball#re]: ballo [b#llo]).
Per altre classi di parole, si tratta di regole particolari delle loro terminazioni. A queste parole si riferiscono le tabelle che seguono.