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Yahweh [ebr. Lahv$] n. pr. m. — presunta forma originaria del nome ebr. di Dio; spesso adatt. parzialm. in Iahvè — cfr. Yĕhōwah

Yahweh è nome proprio maschile (sarebbe discu­tibile qualificarlo come nome personale) e appar­tiene alla lingua ebraica, nell’uso moderno della quale la sua pronunzia (un po’ semplificata rispetto a quella classica) è Lahv$ (con l’iniziale L dell’ita­liano Iago, ieri, Iole, iuta; col suono aspirato -h- ­come nell’inglese house o nel tedesco Haus; col -w- letto come il -v- italiano di avere; con l’-e- ­aperta come in Mosè, Noè; con l’-h finale muta come nelle interiezioni deh, neh). Questo nome è la presunta forma originaria (attestata quanto alle consonanti, ricostruita per via di congetture quanto alle vocali) del nome ebraico di Dio; nell’uso ita­liano si vede spesso adattato in Iahvè (con l’ac­cento grave, perché la pronunzia aperta dell’, in questo e negli altri nomi di tradizione dotta, non legittimerebbe un accento acuto): ma l’adattamento non è pieno, è solo parziale (in quanto conserva 1’-h- dell’ebraico, che come estranea al nostro si­stema fonetico non viene pronunziata in italiano: il che risulta dalla trascrizione fonetica Lav$+ data sotto la voce di rimando). Si richiama in fine la voce Yĕhōwah, che si può leggere nella stessa pa­gina (è una variante di lettura, non più accreditata presso gli studiosi, delle quattro lettere Yhwh, che danno di questo nome, conforme all’uso della scrit­tura ebraica, le sole consonanti e semiconsonanti, senza indicare le vocali).

   

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo