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Zollverein [ted. Z0l fer ain] s. m. |
Zollverein è un sostantivo maschile tedesco (e si registra appunto come nome comune, «unione doganale», anche se la sua notorietà in Italia è dovuta soprattutto al suo uso come termine storico, riferito alla Germania dell’Ottocento); la pronunzia è espressa dalla trascrizione fonetica Z0l fer ain, dove si noteranno certe corrispondenze tra suoni e segni caratteristiche del tedesco (la Z- è sorda come la nostra di zoppo e di pozzo, né potrebb’essere diversamente; la doppia -l- che chiude la prima sillaba non ha pronunzia rafforzata, ma serve solo ad assicurarci che l’-o- precedente è breve e quindi anche, come ogni o breve tedesco, aperto; il -v-, come regolarmente nei nomi d’origine schiettamente germanica, ha il suono della nostra f di falso e di zolfo; il dittongo -ei- dell’ultima sillaba si legge, come sempre in tedesco, -#i-), ma soprattutto si noterà la separazione grafica delle tre sillabe, Z0l fer ain, fatta allo scopo di mettere in guardia il lettore contro un’accentazione e una sillabazione all’italiana, che sarebbero fuor di posto (giacché la parola è composta di Zoll [Z0l] «dogana» e di Verein [fer #in] «unione», e il distacco tra i due componenti nella trascrizione fonetica vuole accennare, senza poterlo indicare più esplicitamente in mancanza di segni appositi, che il secondo elemento, pur non portando l’accento principale della parola, non è del tutto atono, sicché il composto ha un’accentazione che non è quella dell’italiano scioglierai [+šol’l’er#i] ma nemmeno quella dell’italiano scioglimi [+š0l’l’imi]; a sua volta il secondo componente, Verein, è composto del prefisso atono ver- e di ein «uno», e anche questa composizione è segnalata mediante lo stacco grafico nella trascrizione, in modo da accennare, sia pure in forma implicita, che l’-r- non è legata alla vocale seguente, come sarebbe nell’italiano peraltro, e che anzi la vocale seguente ha un attacco duro). |