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Guarda all’interno del DOP: l’alfabeto fonetico e altro

   

sublunare [Sub lu-n#re] agg.

Della pronunzia dell’aggettivo sublunare la trascrizione fonetica Sub lun#re mette in rilievo anzitutto l’ac­cento tonico sulla vocale -a-; ma soprattutto si noterà, nella trascrizione, la separazione grafica delle prime due sillabe della parola, che vuole appunto richiamar l’attenzione del lettore su una sillabazione che è eccezionale: sublunare non si pronunzia cioè su-blunare come su-blime (secondo quella che in italiano è la regola per i gruppi di consonanti p, b, t, d, k, g, f, v + l o r, tradizionalmente detti di «muta con liquida», i quali fanno sillaba per intero con la vocale seguente), ma sub-lunare (col -b- e l’-l- divisi tra le due sillabe consecutive), per effetto d’una composizione col prefisso sub- «sotto» ancóra nettamente avvertita dai parlanti.

Casi simili, e similmente spiegabili, sono quelli di pochi altri latinismi d’uso letterario o specialistico, come si può vedere nel «DOP» alle voci subliminale, sublinguale, sublocare, oppure, con un altro prefisso, alle voci ablegato [ab leg#to] (diverso da ablativo [ablat&vo]) e abreazione [ab reaZZL1ne] (diverso da abrasione [abra@L1ne]).

   

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo