Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi
Il danese appartiene alla famiglia delle lingue germaniche e in questa al gruppo nordico o scandinavo. Oltre che della Danimarca, è la lingua ufficiale della Groenlandia e, insieme col feringio (il dialetto locale), delle Færøer. Importato in Norvegia nel secolo XIV, vi ha dato luogo a una varietà che presenta leggere divergenze dall’uso della Danimarca e che coesiste con un altro tipo di norvegese più conforme alle tradizioni nazionali.
La scrittura del danese è ormai quasi esclusivamente quella latina; ma fino a qualche diecina d’anni fa si usava più spesso la scrittura gotica. In fatto di fonetica si notano differenze sensibili tra la pronunzia più lenta, rispecchiata dalle trascrizioni fonetiche di questo «Dizionario», e la pronunzia più affrettata.
Avvertenze per la lettura:
å |
suona 0 (ossia o aperto it.); al pari della sua variante grafica aa, è collocato in fondo all’alfabeto danese, dopo z, æ, ø; |
aa |
è un digramma sostituito in genere dalla lettera å nell’uso più recente; rimane o può rimanere, a ogni modo, in certi nomi propri; |
æ |
suona $ (ossia e aperta it.); nell’alfabeto danese è collocato in fondo, dopo la z e prima di ø e å; |
c |
suona S (ossia s sorda it.) davanti a æ, e, i, ø, y; suona invece k in ogni altra posizione; si trova solo in nomi propri e forestierismi; |
ch |
è un digramma che si trova solo in nomi propri e forestierismi, e suona per lo più k; |
d |
suona d in principio di parola; nell’interno e alla fine suona ora d ora D, secondo le parole e le posizioni; è muto, di solito, se preceduto da l o n, o seguito da s o t; |
e |
ha suono aperto o chiuso, secondo le posizioni in cui si trova e secondo le parole; |
eg |
suona #i; |
ej |
suona #i; |
g |
suona g in principio di parola; nell’interno e alla fine suona ora g ora G, secondo le parole e le posizioni; in rari casi è muto; può poi far parte dei gruppi eg, ng, øg; |
h |
suona h (aspirata) in generale; ma è muta tra vocale e consonante, e anche in principio di parola davanti a j e a v; può poi far parte dei digrammi ch e th; |
i |
suona i in generale, ma % (ossia e chiusa it.) in determinate parole e posizioni; |
j |
suona L (ossia i semicons. it.); |
k |
suona k, ma in mezzo e in fine di parola tende spesso verso g; |
ng |
suona di solito j, davanti a vocale talvolta jg; |
o |
ha suono aperto o chiuso, secondo le posizioni in cui si trova e secondo le parole; |
ø |
suona £ (aperto) o ö (chiuso), secondo le posizioni e le parole; nell’alfabeto danese è collocato in fondo, dopo z e æ ma prima di å; |
øg |
suona 0i; |
øj |
suona 0i; |
p |
suona p, ma in mezzo e in fine di parola tende spesso verso b; |