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Darete [dar$te] pers. m. mit. |
Personale, ossia nome proprio di persona, maschile, non più in uso presentemente ma portato da un personaggio che si può dire mitologico (è ricordato nell’«Iliade», e per arbitrio letterario va sotto il suo nome una tardiva storia della fine di Troia), Darete ha la pronunzia che la sua grafia lascia indovinare di per sé, con l’unica precisazione dell’accento sulla penultima vocale (conforme alla quantità lunga della vocale corrispondente nel latino Dares, genitivo Darētis [dar$tiS]) e del timbro aperto che ha la vocale tonica -e- così come tutte, di regola, le -e- toniche (e ugualmente gli -o- tonici) dei latinismi e grecismi dòtti (a differenza dell’-e- di darete 2a plurale del futuro di dare, la cui pronunzia esatta [dar%te] si ricava combinando quanto è detto sulle terminazioni verbali -ete, -rete alle pagine …, … e … dell’introduzione con quanto è detto alla voce dare sul futuro di questo verbo). |