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malleolo [mall$olo] s. m. |
La voce malleolo, sostantivo maschile, si pronunzia mall$olo, con l’accento sull’‑e‑, che è aperta (la stessa accentazione e pronunzia di alveolo, aureola, capreolo, creolo, Eolo, Meolo, Orseolo e poche altre parole). |
— es. con acc. scr.: Ci allaccia i mallèoli C’intrica i ginocchi [© all#©©a i mall$oli, © intr&ka i Jin0kki] (D’Annunzio) |
Lo confermerebbe, se ce ne fosse bisogno, un passo di Gabriele d’Annunzio (1863-1938), dove la parola porta un accento grave scritto (segnato, s’intende, dal poeta): Ci allaccia i mallèoli C’intrica i ginocchi [© all#©©a i mall$oli, © intr&ka i Jin0kki] (le maiuscole servon solo a indicare, convenzionalmente, l’inizio dei due versi). La trascrizione fonetica segna anche l’elisione dell’-i di ci davanti alla vocale iniziale di allaccia, normale nella pronunzia ma che l’ortografia comune non ha modo di rappresentare, e che d’altra parte è richiesta dal parallelismo con c’intrica; è pure segnata davanti a © intr&ka una virgola, che nel suo testo il poeta non ritenne di dover mettere, bastandogli il taglio dei versi in corrispondenza della separazione tra le due frasi. |