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Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi

Il portoghese fa parte delle lingue neolatine. Si scrive con l’alfabeto latino, arricchito d’alcuni segni diacritici.

Non è solo la lingua nazionale del Portogallo (ivi comprese le isole Azzorre e Madera) e dei suoi ex domìni d’oltremare (Angola, Guinea Por­toghese, Mozambico, ecc.), ma è anche la lingua ufficiale del Brasile.

La pronunzia usata in Brasile differisce in parecchi punti da quella del Portogallo, ma la pronunzia modello rimane in ogni caso quella della madrepatria. Perciò in questo «Dizionario» è sempre indicata soltanto la pronunzia portoghese anche per i toponimi e i cognomi brasiliani.

Avvertenze per la lettura:

a

suona a (pressappoco identica all’a it.) quando è tonica (e anche quando è atona, se è seguita da l o r finale, da l + consonante, da u); suona invece 9 quando è atona (e anche quando è tonica, se è seguita da m, n, nh, o se porta l’accento circonflesso);

b

suona b solo in principio di frase e dopo l, m, n, r; in ogni altra posizione (tra due vocali, ecc.) si pronunzia B (spirante);

c

suona k davanti alle vocali a, o, u e davanti a consonante; suona invece S (ossia s sorda it.) davanti alle vocali e e i;

ç

suona S (ossia s sorda it.);

ch

suona š (ossia sc(i) dolce it.);

d

suona d solo in principio di parola e dopo l, n, r; in ogni altra posizione (tra due vocali, ecc.) si pronunzia D (spirante);

e

tonica, ha suono aperto o chiuso, secondo le posizioni in cui si trova e secondo le parole; atona, suona di solito ë, in certe posizioni i;

é

suona $ (ossia e aperta it.);

ê

suona quasi sempre % (ossia e chiusa it.);

g

suona X davanti alle vocali e e i; davanti invece alle vocali a, o, u (compreso u muto dei gruppi gue, gui) e alle consonanti (compresa n), ha una pronunzia analoga a quella del g duro it.: in particolare, g identico a quello it. in principio di frase e dopo l, n, r, e G (spirante) in ogni altra posizione (tra due vocali, ecc.);

h

è muta e ha solo valore etimologico; può però far parte dei digrammi ch, lh, nh;

j

suona sempre X;

l

suona l davanti a vocale, altrimenti N;

lh

suona l’ (ossia gl(i) it.);

m

suona generalmente m; ma in posizione finale indica solo la nasalizzazione della vocale precedente;

nh

suona n’ (ossia gn it.);

o

tonico, ha suono aperto o chiuso, secondo le posizioni in cui si trova e secondo le parole; atono, suona di solito u, in certe posizioni o;

ó

suona 0 (ossia o aperto it.);

ô

suona 1 (ossia o chiuso it.);

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo